Il tesoro della Cattedrale
nelle sacrestie |
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Le stanze del tesoro della
Cattedrale hanno trovato nuova sistemazione nel 2006 occupando la
sacrestia dei Canonici, la sacrestia Grande, ed il Cleristorio ed assegnando alla stanza del vecchio tesoro
(sacrestia dei Beneficiali) la doppia
funzione di nuova sacrestia dei canonici e quarta stanza del tesoro.
Alle sale del tesoro si
accede attraverso un piccolo ambito con nicchia alla destra della
Cappella di Santa Rosalia in cui è stata allocata la statua della
Santuzza di Bartolomeo Travaglia (1683) posta su un basamento marmoreo
opera di G. Guercio. Una breve scalinata porta al livello dell'antisala di ingresso ai locali del tesoro, che ospita la biglietteria,
essa è decorata alle pareti con piastrelle maiolicate indicanti il numero
civico di conventi e chiese.
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La Sacrestia dei
Canonici
Si accede alla sacrestia
dei canonici, prima sala del tesoro della Cattedrale, attraverso un
portale marmoreo, opera di Vincenzo Gagini del 1568 (messo in
evidenza nella foto), chiuso da una lunetta in cui è raffigurato "Dio
Padre tra gli Angeli". L'ambiente è stato realizzato nel XIV sec.
sopraelevando l'antica sacrestia realizzata nel 1260
La parete di sinistra è quella della chiesa gualteriana, a cui doveva
essere addossata (secondo alcuni studiosi) la Cappella della Maddalena,
mausoleo della stirpe normanna. La copertura dell'aula è realizzata con
un sistema di volte a crociera costolonate.
Vi sono esposti la corona
(nella foto) e gli anelli rinvenuti nella tomba della Regina Costanza di
Altavilla insieme ad altri reperti del tempo normanno, preziosi
reliquiari, il paliotto detto del Carandolet ed altri oggetti realizzati
tra i secoli XIII e XVI.
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La Sacrestia Grande
Vi si accede attraversando
il portale di Vincenzo Gagini (XVI sec.) in cui è raffigurata la Madonna
tra gli Angeli. Costruita nel XIX sec. la sala termina nella cappella in
cui è l'altare sopra il quale è posta la Madonna della Scala, opera
giovanile di Antonello Gagini (1503). Oggi ospita la seconda sala
del tesoro. Vi sono esposti preziosi ostensori e calici ed altre
opere realizzate tra il XVII ed il XX sec.
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Il Cleristorio
Ritornando nella prima sala ci
si immette nel cosiddetto Clerisorio nell'antitulo della Cattedrale
Gualteriana. L'ingresso è impreziosito da un artistico portale di fattura
gotico catalana (XIV sec.) che alcuni studiosi ritengono sia stato l'accesso
alla già riferita Cappella della Maddalena.
Il restauro della seconda metà
del XX sec. consente di leggere i diversi interventi che ha subito la
Cattedrale nel corso dei secoli. E' stato riportato alla luce un
tratto del pavimento in cotto dell'antica chiesa del 600. E' stata riportata
alla luce una delle sette torrette della antica moschea (?) con il soffitto
decorato a mucarnas. E' stato riportato alla luce un ampio tratto del
tessuto parietale (tra cui quello dell' abside meridionale) con le
originarie aperture della chiesa gualteriana. Sono stati resi visibili un
ampio tratto del loggiato che, come nella Cattedrale di Cefalù, percorreva
il titulo e l'antitulo con le sue decorazioni, ed infine pitture e stucchi
della Cattedrale prima del grande restauro nonchè i riempimenti murari per
determinare i nuovi spazi disegnati da Ferdinando Fuga.
Ospita la terza sala del
Tesoro. Vi sono esposti paramenti sacri, paliotti ed altri oggetti per la
sacra liturgia
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La sacrestia dei
Beneficiali
Si sviluppa in un'ampia
sala alla destra dell'antisala, nella parete di fondo è incassato un
bassorilievo di G. B. Ragusa, che raffigura S. Rosalia con la croce.
Lungo le pareti di destra in delle teche sono custoditi oggetti sacri
dono, soprattutto, degli ultimi arcivescovi di Palermo
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